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Un percorso condiviso per l'Economia Solidale

L'incontro per l'Economia Solidale a Bologna


di redazione

venerdì 25 gennaio 2013 - 16:06

Categorie: Politica

Sabato 26 gennaio 2013, dalle ore 15.30 fino alle 18.30 presso la Sala Polivalente del Quartiere Savena il Coordinamento Regionale per l’Economia Solidale Emilia Romagna (CRESER) invita tutti gli interessati a sviluppare insieme percorsi di economia solidale.

 

In un momento di crisi economica c'è stata la spending review  che è riuscita a imporsi all'interno del pensiero economico come tendenza diffusa per far fronte alle problematiche che si sono sviluppate. Ma questa non è certo l'unica risposta.
 

Nonostante la poca visibilità c'è un pensiero diverso rispetto a quello neoliberalista, che si vuole sviluppare offrendo nuovi modelli di sviluppo, come quello che proviene dall'Economia Solidale.

L'Economia Solidale, come ben descritto ne "Il Capitale delle Relazioni", pone al centro dell'attenzione la Persona, il suo modo di vivere e di relazionarsi con l'Ambiente che lo circonda nella sua accezione più estesa del termine.

 

Per questo e per molte altre ragioni alcune associazioni che stanno tutt'ora partecipando all'attività che si sta sviluppando in seno al CRESER (Coordinamento Regionale per l'Economia Solidale dell'Emilia Romagna)  hanno deciso di lanciare l'invito alle altre associazioni, cooperative sociali, ecc, che si riconoscono ne "Le Colonne dell'Economia Solidale " e ne "Il Pensiero dell'Economia Solidale in E-R", presenti sul Territorio per costruire INSIEME un modello di interpretare il Territorio  come già presente in altre realtà dell'Emilia-Romagna. Per questo sabato 26 dalle 15,30 alle 18,30 ci sarà la possibilità di conoscere e confrontarsi su questo tema: alla sala polivalente del Quartiere Savena  alcune associazioni che già hanno dato vita a questo tipo di esperienza hanno deciso di unire le proprie voci per contribuire a far nascere sul territorio di Bologna  e Provincia un insieme di gruppi, imprese, cooperative, cittadini, che - cooperando fra loro - diventino attori di azioni solidali a beneficio dell’intera collettività, promuovendo il ben-vivere e il ben-convivere di tutti.

 

Il primo passo per costruire un percorso condiviso per tutti coloro che vogliono realizzare o informarsi sull'economia sodiale, i suoi vantaggi, i suoi ultimi sviluppi e le sue possibilità di applicazione. L’obiettivo della giornata è avviare un percorso condiviso tra tutti i soggetti che si riconoscono nei valori e nelle prassi dell’economia solidale e che intendono promuoverle sul territorio, superando la frammentazione, coordinando e rafforzando le diverse iniziative già presenti e attivandone delle nuove.

E portate da mangiare: alla fine dell'incontro prenderà vita una cena sociale con la
condivisione del cibo e delle bevande, dopo la condivisione delle idee e delle proposte.

Consulta qui le informazioni per poter partecipare all'incontro.

 

Ascolta l'intervista a Pietro Passarella di CRESER: http://www.radiocittafujiko.it/news/un-percorso-condiviso-per-l-economia-solidale

Il carbone di Enel. Cambiare dal basso si puo'.
L'Economia Solidale in vista della prossima conferenza Onu sul clima

 


L'ennesima diffida da parte di Enel nei confronti di Greenpeace a causa della sua campagna contro il carbone, dimostra come il business dei combustibili fossili sia ancora al centro delle strategie economiche delle grandi corporation dell'energia. Nonostante gli appelli del mondo scientifico spesso riassunti nei report dell'IPCC (Il Panel intergovernativo Onu sui cambiamenti climatici) e a dispetto dei dati riportati da diversi gruppi di ricerca sulle conseguenze dell'uso del carbone su ambiente e salute, diversi operatori energetici tra cui Enel hanno scelto di continuare ad investire in una fonte energetica, il carbone, ad alto impatto ambientale e sociale.
A tutto questo si aggiungono le politiche che il gruppo Enel sta portando avanti nei Paesi del Sud del mondo, come la costruzione di centrali idroelettriche in Cile, in Colombia, in Guatemala, dove la società civile locale e le organizzazioni delle comunità indigene stanno denunciando un impatto ambientale pesante ed il dislocamento di migliaia di persone per lasciare spazio alle grandi opere sostenute da Enel. O come la partecipazione attiva nello sviluppo del nucleare che permette alla multinazionale la gestione delle 11 centrali nucleari dislocate in Europa e la realizzazione di altri impianti nucleari in Slovacchia, nonostante gli italiani si siano opposti al nucleare con due referendum (1987 e 2011) e, al contempo, il nostro Governo sia l'azionista principale di Enel S.p.a. possedendone il 31% delle quote.
 
Per questo, come reti dell'Economia Solidale, abbiamo scelto di cambiare strada, proponendo un'alternativa all'offerta di Enel e delle altre multinazionali dell'energia che utilizzano troppo spesso il termine "green" per nascondere strategie di sviluppo convenzionali e per nulla sostenibili.
 
Adesso è possibile cambiare. Da oggi si può abbandonare definitivamente Enel e le altre multinazionali dell'energia a favore di una scelta sostenibile e trasparente.

Se vuoi cambiare fornitore, puoi aderire al progetto promosso dalle Reti dell'Economia Solidale che, attraverso l'associazione  Co-energia  e la Cooperativa ReteEnergie, ha stipulato convenzioni con Trenta SpA, un produttore di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili. (per maggiori info, delucidazioni e adesioni ai progetti  visita i  siti http://www.co-energia.it/e http://www.retenergie.it/).
Progetto di Economia Solidale di energia da fonti rinnovabili
Enel GreenPeace.pdf
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Su Altraeconomia si parla del terremoto in Emilia e del Creser

AE - ES in Emilia.pdf
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Comunicato stampa del Creser a sostegno dell'azienda Morellato


Qui sotto il comunicato stampa del CRESER a sostegno del percorso intrapreso tra l'Officina dell'Economia Solidale di Pisa (OdES), la realtà che nel comprensorio pisano cura lo sviluppo del Distretto di Economia Solidale e l'azienda Morellato che si occupa di idraulica, climatizzazione e solare termico che, in un momento particolare, come quello che stiamo affrontando, ha rifiutato una commessa militare e intrapreso, nel distretto pisano, un percorso di crescita comune.

Un modo per raccontare alla nostra comunità un'esperienza e un percorso importanti e per ribadire la nostra vicinanza fisica e di intenti all'interno del contesto dell'economia solidale italiana.

Comunicato Stampa Creser a sostegno percorso OdES-Morellato
Comunicato stampa Creser - Morellato.pdf
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