Report sopralluogo sabato 14 luglio nella Bassa modenese

 

Presenti:

Enrico Cambi – Des.Mo

Eleonora Mariotti – Des.Mo

 

 

Sabato 14 luglio, nel pomeriggio, ci siamo recati nel territorio della Bassa modenese per verificare le modalità di aiuto alla popolazione colpita dal terremoto.

La prima tappa è stata alla sede delle Brigate di Solidarietà Attiva che sono nate per sostenere la popolazione colpita dal terremoto ed i campi autogestiti formatisi spontaneamente dopo il sisma. Abbiamo preso contatti con Francesco Samuele delle BSA ed incontrato Nives di persona, volontaria di Rifondazione Comunista, nel pomeriggio all'interno del loro Campo Base a Cavezzo. In esso i volontari si sono organizzati per portare aiuti con volontari-staffetta, seguendo una mappa, sempre aggiornata, che localizza tutti i campi, quelli della Protezione Civile e quelli spontanei indicati con simbologia di differente colore a seconda della grandezza (numerosi quelli di 50-100 persone). All'interno del Campo vi è anche uno Spaccio Popolare che raccoglie materiali e beni di prima necessità provenienti da donazioni di tutta Italia; non troppo rigorosa è la distribuzione di questi, in quanto avviene per scelta a chiunque ne faccia richiesta senza alcuna distinzione.

Abbiamo poi visitato il campo autogestito a Dogaro di S. Felice che ospita un centinaio di persone e parlato con il capo-campo e con alcune persone che lì soggiornano; i pasti vengono forniti dalla mensa ufficiale della Protezione Civile, previa ordinazione del numero preciso di persone che risultano essere “registrate” nel campo e relativo trasporto a loro (degli sfollati) cura; loro poi “completano” il menù con acquisti personali o alimenti prelevati dallo Spaccio Popolare in quanto verdure e formaggi freschi raramente vengono serviti (frutta e verdura “quando disponibile”, circa una volta a settimana; formaggio una volta sola dall’inizio dell’emergenza!).

Di ritorno a Cavezzo siamo andati al C.O.C. nella “zona rossa”, e parlato con il Sig. Giovanni, responsabile-pasti delle tendopoli “ufficiali”; ci ha informato che il grosso dei beni alimentari (il secco e il confezionato) viene portato a loro tramite i canali di fornitura consolidati della Prot. Civile; loro possono completare a volte con le verdure o la frutta ma sempre riferendosi a fornitori che già l'Amministrazione conosce. A questo punto abbiamo pensato di proporre al Sig.Giovanni, che ha accettato, una fornitura per 4 venerdì consecutivi di formaggi freschi del Caseificio Casumaro (distante 7 km da Cavezzo) che noi del DES-Modena pagheremo con le donazioni fatteci dall'Inter-Gas Firenze. Proveremo anche a rifornire lo Spaccio Popolare o i campi autogestiti, ma è più complicato in quanto, in assenza di camion-frigo, si rischia di consegnare alimenti deteriorati.

Venerdì 20 scorso è stata servita la 1a porzione di ricottine nelle mense delle tendopoli cavezzesi (35 kg di ricotta fornita da Elisa Casumaro a prezzo di costo).

Con i fondi a nostra disposizione in questo momento per donazioni già avvenute possiamo coprire 7-8 consegne di questo tipo. Se il meccanismo funziona, possiamo pensare di raccogliere nuove donazioni ed aumentare la frequenza delle consegne e/o inserire nuovi prodotti.

L'intenzione è quella di fornire verdure fresche, frutta o formaggi freschi che, diversamente, molto di rado sarebbero sui tavoli delle mense dei terremotati.

Se poi si riesce, come nel caso dei formaggi, a coinvolgere produttori a loro volta colpiti dal sisma l'azione avrebbe una doppia valenza positiva: fornire da una parte un prodotto fresco, locale e biologico alle tendopoli, e dall'altra aiutare a riprendere la sua normale attività ad un produttore terremotato.

 

Pubblicato da Eleonora